Le agevolazioni si applicano alle Startup e alle Pmi innovative a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla loro data di costituzione.
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano la colonna vertebrale dell’economia italiana, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica e all’innovazione.
Tra queste, le PMI innovative si distinguono per la loro capacità di introdurre nuovi prodotti, servizi o processi nel mercato. Per sostenere queste imprese, il governo italiano ha introdotto una serie di agevolazioni.
Tra le altre, con il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto “Rilancio”) sono state introdotte ulteriori misure per il rafforzamento e sostegno dell’ecosistema Startup/Pmi.
In questo articolo, esploreremo il mondo delle agevolazioni disponibili, i requisiti per accedervi e come fare domanda.
Quali agevolazioni per le PMI innovative?
Esistono diverse agevolazioni per le PMI innovative, tra cui incentivi, finanziamenti e credito d’imposta.
Questi strumenti finanziari e fiscali possono aiutare le imprese a coprire i costi associati alla ricerca e sviluppo, all’acquisto di nuove tecnologie e all’assunzione di personale qualificato. Ecco le principali:
1. Incentivi all’investimento nel capitale di startup e pmi innovative
2. Incentivi fiscali in de minimis pmi innovative
3. Accesso gratuito e semplificato al fondo di garanzia per le pmi
4. Esonero dalle imposte di bollo
5. Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding
6. I servizi dell’agenzia ice
7. Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
8. Proroga del termine per la copertura delle perdite
9. Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
10. Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
11. Fondo imprese creative
12. Fondo nazionale innovazione
13. Beni strumentali (“nuova sabatini”)
14. Transizione 4.0
15. Bando trasformazione digitale pmi (“digital transformation”)
Vediamole una per una nel dettaglio.
1. Incentivi all’investimento nel capitale di PMI innovative
Questi incentivi sono volti a stimolare la creazione e lo sviluppo di imprese innovative, sostenendo allo stesso tempo gli investitori che scelgono di puntare su queste realtà.
Che cos’è
A partire dal 1° gennaio 2017, per gli investitori che effettuano investimenti in capitale di rischio di PMI innovative è disponibile un importante sgravio fiscale (Legge di Bilancio 2017). L’incentivo all’investimento è così configurato:
- per le persone fisiche, una detrazione dall’imposta lorda Irpef pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1 milione di euro;
- per le persone giuridiche, deduzione dall’imponibile Ires pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.
A partire dal 2017, la fruizione dell’incentivo è condizionata al mantenimento dello status di PMI innovativa (holding period) per un minimo di tre anni.
A chi si rivolge
- Sono ammissibili all’investimento: in tutti i casi, le PMI innovative che hanno effettuato la loro prima vendita commerciale da meno di 7 anni;
- le PMI innovative sul mercato da più di 7 ma meno di 10 anni, qualora esse non abbiano ancora dimostrato in misura sufficiente il potenziale di generare rendimenti;
- indipendentemente dall’età, le PMI innovative che intendono procedere a un investimento iniziale per il finanziamento del rischio – sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico – superiore al 50% del fatturato medio annuo degli ultimi 5 anni.
Gli incentivi, esercitabili in forma automatica in sede di dichiarazione dei redditi, valgono sia in caso di investimenti diretti in PMI innovative, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di OICR e altre società che investono prevalentemente in startup e PMI innovative.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- Legge di Bilancio 2017, art. 1, comma 66
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 29
- DECRETO MINISTERIALE 7 maggio 2019.
2. Incentivi fiscali in de minimis PMI innovative
Ecco uno degli incentivi fiscali più interessanti per le PMI innovative.
Che cos’è
L’incentivo prevede una detrazione IRPEF del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di PMI innovative.
Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013). La misura è prevista dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7 e 8).
Ai fini della fruizione dell’incentivo e prima dell’effettuazione dell’investimento, il legale rappresentante della PMI innovativa è tenuto a presentare istanza sulla piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Per investimenti effettuati in PMI innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 300mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta, fino al massimo previsto per impresa beneficiaria dal Regolamento 1407/2013).
Ai sensi del Regolamento “de minimis”, la PMI innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- Circolare n.25 febbraio 2021
- DECRETO MINISTERIALE 28 dicembre 2020 -Modalità di attuazione degli incentivi fiscali in regime de minimis all’investimento in start-up innovative
- PMI innovative
- DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 (cd Decreto Rilancio)
- Informativa sul trattamento dei dati personali ex art 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679
Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata:
3. Accesso gratuito e semplificato al fondo di garanzia per le PMI
Le PMI possono accedere al fondo di garanzia a loro dedicato. Ecco i dettagli.
Che cos’è
Le startup PMI beneficiano di un intervento semplificato, gratuito e diretto del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, un fondo a capitale pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia, applicabile sia in via diretta che su operazioni effettuate tramite confidi, copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca alle startup innovative e agli incubatori certificati, fino a un massimo di 5 milioni di euro.
Ai sensi delle disposizioni operative del Fondo, applicabili per le domande presentate a partire dal 15 marzo 2019, le condizioni di accesso delle PMI innovative alla garanzia del FGPMI differiscono parzialmente da quanto riservato a startup innovative e incubatori certificati: in particolare, mentre per startup e incubatori l’accesso al Fondo è automatico – vale a dire, la garanzia è concessa a prescindere dal merito creditizio dell’azienda – le PMI innovative sono soggette in ogni caso a una valutazione del Fondo, che classifica la rischiosità dell’operazione sulla base di 5 fasce di rating.
Alle PMI innovative è negato tout court l’accesso al Fondo nel caso esse siano classificate nella fascia di merito creditizio più bassa, la quinta.
A chi si rivolge
L’agevolazione si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte nella relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 30, comma 6
- Decreto interministeriale 26 aprile 2013
4. Esonero delle imposte di bollo
Un’agevolazione molto interessante è quella dedicata alle imposte di bollo.
Che cos’è
Le PMI innovative sono esentate dal pagamento dell’imposta di bollo abitualmente dovuta per l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese e per gli atti connessi al Registro.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 26, comma 8
- Chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate: Circolare n. 16/E dell’Agenzia delle Entrate dell’11 giugno 2014.
5. Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding
Una risorsa utile per le PMI è l’equity crowdfunding. Ecco i dettagli.
Che cos’è
Nel 2013, l’Italia ha regolamentato il mercato dell’equity crowdfunding, anche attraverso la creazione di un apposito registro di portali online autorizzati. Inizialmente previsto per le sole startup innovative, l’equity crowdfunding è stato gradualmente esteso dapprima alle PMI innovative, agli OICR e alle società di capitali che investono prevalentemente in startup e PMI innovative (2015) e poi, con la Legge di Bilancio 2017, a tutte le piccole e medie imprese italiane.
Lo strumento ricade sotto la responsabilità di Consob, l’Autorità di vigilanza dei mercati finanziari: disposizioni attuative sono date nel Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line adottato con delibera n. 18592 del 26 giugno 2013, aggiornato con delibera n. 20264 del 17 gennaio 2018.
Per saperne di più, consulta la pagina informativa Consob dedicata all’equity crowdfunding.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Per i riferimenti normativi:
Riferimenti utili
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 10
- Delibera Consob n. 18592 del 26 giugno 2013, aggiornata con delibera n. 20264 del 17 gennaio 2018
- Consulta la sezione Crowdfunding del sito della Consob
- Regolamento Consob sull’equity crowdfunding.
6. Servi dell’agenzia ICE
Le PMI possono avere benefici anche dall’ICE, l’agenzia che favorisce e promuove gli scambi commerciali tra l’Italia e l’estero.
Che cos’è
Le PMI innovative beneficiano di uno sconto del 30% sull’acquisto dei servizi a catalogo (esclusi i costi esterni). Le aziende interessate devono evidenziare il loro status con la presentazione della visura camerale.
Per saperne di più, consulta la pagina informativa ICE.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
7. Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
Inoltre, le PMI possono godere di diverse deroghe alla disciplina societaria ordinaria.
Che cos’è
Alle PMI innovative costituite in forma di s.r.l. è consentito di:
- creare categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie di quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione);
- effettuare operazioni sulle proprie quote;
- emettere strumenti finanziari partecipativi;
- offrire al pubblico quote di capitale.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 26, commi 2, 3, 5, 6, 7
8. Proroga del termine per la copertura delle perdite
Le PMI godono anche di agevolazioni come proroghe sui termini di coperture finanziarie.
Che cos’è
In caso perdite d’esercizio comportino una riduzione del capitale aziendale di oltre un terzo, in deroga al Codice civile, il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo viene posticipato al secondo esercizio successivo (invece del primo esercizio successivo).
In caso di riduzione del capitale per perdite al di sotto del minimo legale, l’assemblea, in alternativa all’immediata riduzione del capitale e al contemporaneo aumento dello stesso ad una cifra non inferiore al minimo legale, può deliberare il rinvio della decisione alla chiusura dell’esercizio successivo.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 26, comma 1
9. Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
Che cos’è
Le PMI innovative non sono soggette alla disciplina delle società di comodo e delle società in perdita sistematica. Pertanto, nel caso conseguano ricavi “non congrui” oppure siano in perdita fiscale sistematica, non scattano nei loro confronti le penalizzazioni fiscali previste per le cosiddette società di comodo, come ad esempio l’imputazione di un reddito minimo e di una base imponibile minima ai fini Irap, l’utilizzo limitato del credito IVA, l’applicazione della maggiorazione Ires del 10,5%.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, art. 26, comma 4
10. Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
Come detto, le PMI possono utilizzare strumenti diversi dal denaro per pagare i collaboratori. Vediamo come.
Che cos’è
Le PMI innovative possono remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity.
Il reddito derivante dall’assegnazione di tali strumenti non concorre alla formazione del reddito imponibile, né ai fini fiscali, né ai fini contributivi.
Inoltre, fatto salvo un minimo previsto dai contratti collettivi di categoria, le parti possono stabilire in totale autonomia le componenti fisse e variabili della retribuzione, concordate ad esempio sulla base all’efficienza o alla redditività dell’impresa, alla produttività del lavoratore o del gruppo di lavoro, o ad altri obiettivi o parametri di rendimento, anche attraverso strumenti di partecipazione al capitale aziendale.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3, art. 4, comma 9
- DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179, artt. 26 e 28
- Guida all’uso dei piani azionari e del work for equity
11. Fondo imprese creative
Tra le agevolazioni più interessanti, troviamo questo fondo che premia e aiuta a crescere le imprese creative formate, per la maggior parte, da giovani con tante idee nuove.
Che cos’è
Il Fondo per piccole e medie imprese creative è stato istituito dall’articolo 1, commi 109 e ss., della legge 30 dicembre 2020, con una dotazione di 40 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, al fine di promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento, nonché altre iniziative per lo sviluppo del settore. Il Fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, che si avvale, in qualità di Soggetto gestore, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia.
A chi si rivolge
Il Fondo è rivolto a sostenere imprese di micro, piccola e media dimensione, con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle tre seguenti linee di azione:
- Programmi di investimento realizzati da singole imprese creative;
- Programmi di investimento realizzati da imprese creative con una prospettiva di collaborazione rispetto ad altre imprese creative o a imprese anche non operanti nel settore creativo.
- Investimenti nel capitale di rischio delle imprese creative, a beneficio esclusivo di quelle che costituiscono start up innovative e PMI innovative.
Il Fondo si rivolge, altresì, alle imprese di micro, piccola e media dimensione operanti in qualunque settore, fatte salve le esclusioni derivanti dalla normativa in materia di aiuti di Stato applicabile, che intendono acquisire un supporto specialistico nel settore creativo
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO INTERMINISTERIALE 19 novembre 2021 (link)
- Art. 1, commi 109 e ss. della legge n. 178 del 30 dicembre 2020- Legge di bilancio per il 2021
- Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata:
- https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/fondo-pmi-creative
12. Fondo Nazionale Innovazione
Seguendo l’onda dell’innovazione, le PMI che operano in questi settori sono sempre molto agevolate nella loro crescita. Vediamo come.
Che cos’è
Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) viene gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.
Lo strumento operativo di intervento del Fondo Nazionale è il Venture Capital, ovvero investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di startup, scale up e PMI innovative. Per difendere l’interesse nazionale contrastando la costante cessione e dispersione di talenti, proprietà intellettuale e altri asset strategici che nella migliore delle ipotesi vengono “svendute” all’estero con una perdita secca per il sistema Paese.
Fanno parte del Fondo Innovazione:
- Fondo Acceleratori
- Fondo Corporate Partners I
- Fondo Evoluzione
- Fondo rilancio Startup
- Fondo Italia Venture I
- Fondo Italia venture II – Fondo Imprese Sud
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le PMI innovative iscritte alla relativa sezione speciale del Registro delle Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- LEGGE DI BILANCIO 2019 – Art 1, comma 217 (L.145/2018)
- LEGGE DI BILANCIO 2019 – Art 1, comma 218, (L. 145/2018)
- Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata: www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/fondo-nazionale-innovazione
13. Beni strumentali “Nuova Sabatini”
Agevolazione messa a disposizione dal MISE. Ecco come funziona.
Cos’è
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione al Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
A chi si rivolge
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- Sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- Circolare n. 696 del 17 marzo 2022 – Aggiornamento modalità di erogazione e semplificazioni
- Circolare n. 127757 del 29 aprile 2022 – Proroga emergenza Covid e foglio di calcolo dei termini
Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova–sabatini
15. Transizione 4.0
Anche in questo caso, si favorisce l’innovazione. Ecco come.
Cos’è
Il Piano Transizione 4.0 prevede una particolare attenzione all’innovazione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica.
Le principali azioni del Piano Transizione 4.0:
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato
Stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale
Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
A chi si rivolge
La misura si rivolge a tutte le Micro, Piccole e Medie Imprese.
Riferimenti utili
Per i riferimenti normativi:
- DECRETO TRANSIZIONE 4.0 (link)
Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina web dedicata:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/transizione-40/traniszione-4-0-2019-2020
16. Bando trasformazione digitale PMI “Digital Transformation”
Uno dei bandi più interessanti riguardanti la transizione digitale.
Cos’è
Il bando è finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti, individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.
A chi si rivolge
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda risultino:
- iscritte come attive nel Registro delle imprese;
- operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
- hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
- dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.